Cometa Tsuchinshan-ATLAS

5 Ottobre 2024

In settimana le previsioni danno una finestra di bel tempo il sabato mattina, che sarà anche l'ultima occasione per riuscire a vedere la cometa al mattino, prima che sia troppo vicina al sole e che ricompaia nel cielo serotino, intorno al 10-11 Ottobre.
Decidiamo di andare alla Balma, lì l'Est è perfettamente visibile. Si unirà a noi anche Diego, che arriva dall'astigiano. Arriviamo nel tardo pomeriggio di Venerdì sotto un leggero nevischio! La temperatura è poco sopra lo Zero, e noi montiamo la tenda di Diego... Facciamo poi cena insieme, al calduccio nel camper. Ogni tanto diamo uno sguardo al cielo, che rimane sempre completamente coperto. Ma noi siamo fiduciosi, le previsioni confermano un'apertura in nottata con cielo perfettamente sereno al mattino. Decidiamo di puntare la sveglia alle 5.30 e andare all'arrivo del Rosso (Punta Alpet). Da lì abbiamo addirittura l'Est con orizzonte negativo.
Quando suona la sveglia e guardo fuori dal finestrino, vedo Orione proprio di fronte a noi, a Sud. Magnifica vista! Mi preparo velocemente per incontrarmi con Diego e andare al Rosso. Chiara ci raggiungerà più tardi, dopo che avremo montato la strumentazione. Carico il binocolo sulla sua macchina e ci avviamo. La lasciamo all'inizio della salita per l'impianto e a piedi raggiungiamo l'arrivo dell'ovovia. Montiamo ancora al buio e diamo uno sguardo alla nebulosa di Orione: bella con qualsiasi strumento la si guardi! Abbiamo un binocolo 18x70, un 18x80 e un Maksutov 127. Fa freddino, ma siamo ben bardati. Comincia a schiarire e puntiamo la zona dove dovrebbe sorgere la cometa, nella Vergine. Il cielo si fa sempre più chiaro e c'è una sottile linea di nuvole, all'orizzonte Est. Alle 6.30 Diego riesce ad inquadrarla, a meno di un grado dall'orizzonte! Eccola finalmente! Vediamo benissimo il falso nucleo, la chioma e un brevissimo accenno di coda. Certo, non è la vista che hanno avuto gli osservatori dall'emisfero australe, ma è comunque enozionante vederla nel cielo chiaro dell'alba. Riusciamo ad osservarla per circa una ventina di minuti prima che il cielo diventi sempre più chiaro e lei svanisca nel fondo cielo. Per un paio di volte la perdiamo per un minuto mentre attraversa il sottile strato di nuvole, ma la recuperiamo appena sopra. Siamo felici, missione compiuta!

(Nella foto le ombre dei tre partecipanti all'osservazione. Sullo sfondo il Monviso)

Ci godiamo anche una bellissima alba e osserviamo il Sole con il filtro appena sorto. E' tutto deformato, ma possiamo scorgere con facilità tre enormi gruppi, due dei quali sono anche visibili ad occhio nudo. Smontiamo la strumentazione e torniamo alla base. Facciamo colazione, poi Diego smonta la tendina e ritorna a casa. Noi invece abbiamo intenzione di fare una gita sul Mondolè, vista la bella giornata. Salendo, sopra quota 2100 mslm, troviamo la prima neve della stagione, caduta la sera precedente.


28 Ottobre 2024

Dopo 23 giorni di brutto tempo che mi hanno impedito di osservare la cometa, finalmente questa sera è sereno e sono riuscito a puntarla dal balcone di casa con il mio binocolo 20x80. Non è uno spettacolo come quello visto nelle foto, ma è facilmente osservabile, nonostante le foschie. Questa sera si trova appena sotto Beta Oph, per cui è facile da trovare.
Si vede bene la chioma che sfuma nella coda molto tenue, lunga circa 1-1,5°. Guardando di sfuggita sembra anche essere un po' più lunga e sembra leggermente più luminosa sul versante Ovest. La osservo dalle 18 fin verso le 18,40, ma abbassandosi la sua osservabilità peggiora.



29 Ottobre

Questa sera sono andato ad osservare la cometa a Celle, in Val di Susa. Mia intenzione era andare al colle del Lys, ma uscendo dall'autostrada ho visto che proprio lì c'erano delle nebbie. Per evitarle, non sapendo bene l'evoluzione del meteo locale, ho dirottato su Celle, dopo una breve ricerca di un posto dove piazzarmi. A destra, la foto del "romantico" posto che ho trovato.
Monto il binocolo ancora con il chiaro e punto la zona della cometa. Per fortuna è facile da trovare: basta puntare Venere e alzarsi di circa 30° fino ad incrociare Beta Oph. Quando comincia a scurire riesco a vederla, prima il nucleo, poi lentamente appare anche la coda. Ad essere sinceri è un po' deludente anche sotto cieli più scuri di quelli di città, me l'aspettavo più luminosa. Riesco ad osservare la coda, molto molto tenue che si sviluppa per metà del campo di vista del binocolo, cioè circa 2-2,5°. Provo a vedere se riesco ad osservarla anche ad occhio nudo, ma non vedo nulla.
Una cosa che mi ha colpito è la quantità di satelliti che sono passati durante l'osservazione, circa uno al minuto, di cui un paio veramente luminosi.


30 Ottobre

Riosservato la Tsuchinshan da Torino. Appena visibile la chioma e un accenno di coda che arriva fino alla debole stellina poco sopra la cometa.


1-2 Novembre

Queste due sere osserviamo la cometa con gli armamenti pesanti! Siamo a Saint Barthélemy per la Luna Nuova. E' Venerdì e vista la bella giornata e le ottime previsioni io e Diego montiamo gli strumenti ancora con il chiaro per essere pronti, non appena fa buio, a puntare la cometa. Quando il cielo comincia a scurire puntiamo in Ofiuco e dopo un minuto di ricerca, ecco la cometa, finalmente inquadrata sotto un bel cielo! Man mano che passano i minuti vediamo la coda aumentare la sua lunghezza, fino ad occupare tutto il campo dell'oculare e oltre. Vediamo bene il falso nucleo e la chioma, bella luminosa che sfuma nella coda che diventa sempre più tenue, confondendosi con il fondo cielo. E' piuttosto collimata con delle piccole e quasi impercettibili sfumature. Muovendo un po' il telescopio si nota che la sua lunghezza è maggiore del campo dell'oculare (un 40 mm) ed esce dal suo campo. Guardando con attenzione sembra che la chioma tenda leggermente al giallino. Finalmente un'osservazione che merita! Diego la riprende anche con il suo inseguitore SeeStar (foto a fianco).
Il Sabato le condizioni sono la fotocopia della sera prima. Appena fa buio inquadriamo la cometa; questa sera con me e Chiara ci sono Silvia e Massimiliano, con il loro Dobson da 20cm. Si è spostata parecchio verso NE, sempre in Ofiuco. Sia nel 40 che nel 20 appare in tutta la sua bellezza. Sembra che i due bordi siano leggermente più luminosi della parte interna. Anche stasera proviamo a vedere se la scorgiamo ad occhio nudo, ma niente da fare, ormai è un oggetto da binocolo e telescopio, peccato!


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